Storia di teatro, d’amore di altre facezie
scritto e diretto da
Massimiliano Coccia
8 – 20 novembre 2011
ore 21.00
Teatro dell’Orologio
Sala Orfeo
Via dè Filippini, 17 A
ROMA
con
Alessandra Sani, Ivan Bellavista, Gerry Gherardi, Sara Platania, Simone Crisari
scenografia: Francesco Petrone e Grazia Amendola
musiche: Roberto Fiore tecnico
audio/luci: Aulo Cerasomma
aiuto regia : Martina Donati
Una favola con un incipit contemporaneo. A Roma, un teatro abbandonato presto verrà abbattuto per lasciare il posto ad un supermercato. L’ultima rappresentazione spetta ad una giovane compagnia, che sceglie Gastone, opera petroliniana del 1924. Così Gastone, da “artista cinematografico, danseur, diseur, conquistatore di donne a getto continuo” diventa, in questo spettacolo, maschera e metafora di un teatro che non esiste più, di una realtà che piano piano scompare dai palchi. Si trasforma in figura malinconica, intrisa di poesia. Poesia di una città scomparsa tra le pieghe della modernità, sopravvissuta al presente senza illusioni.
Nel riadattamento di Coccia, Gastone diventa un uomo solo, alla ricerca del riscatto sulle scene, ma inevitabilmente schiacciato dal peso del suo passato, maschera e metafora di un teatro che non esiste più, sostituito dalla fiction. Lo spettacolo riproduce scenograficamente una casa degli anni ’20, con abitudini, costumi, musiche e diventa registicamente un viaggio nelle atmosfere ormai dimenticate di una Roma semplice e antica allo stesso tempo, una città che viveva un rapporto simbiotico con i propri miti e la propria povertà. Al contempo espone tematiche più che mai attuali, come l’affermazione del super-io in una società basata sulle apparenze, che si riflette nella ricerca spasmodica del successo, elemento estremamente labile e vano. Tra rabbia e risate la decisione di tentare l’impresa di raccontare quel teatro che non esiste più.
Lo spettacolo si avvale delle musiche originali del Maestro Roberto Fiore.
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