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Scintille a Milano

Redazione
Ultima modifica: 18 Febbraio 2013 14:19
Redazione
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Lunedì 18 e martedì 19 febbraio, presso il Teatro Menotti, si terrà Scintille a Milano, vetrina dedicata alla nuova creatività in collaborazione con il Festival di AstiTeatro e con l’omonimo concorso Scintille.

In scena due spettacoli premiati nella scorsa edizione del concorso.

SHITZ della compagnia Idiot Savant, menzione speciale Scintille 2012, sarà in scena lunedì 18 febbraio. Dal testo di Hanoch Levin uno spettacolo dall’ironia pungente, sulle rocambolesche avventure di una famiglia di ebrei osservanti.

In scena martedì 19 febbraio STRANIERI della compagnia svizzera ZwischenTraumTheater, vincitore del premio Scintille 2012, è una riflessione sociale profonda sul tema attuale della tolleranza e della convivenza, portata in scena con freschezza in uno spettacolo che unisce danza, recitazione e musica.

Le due serate sono l’occasione per presentare il bando di concorso per l’edizione 2013 di Scintille. I progetti selezionati verranno presentati all’interno di AstiTeatro 35, in programma dal 28 giugno al 9 luglio.

lunedì 18 febbraio 2013

Produzione Idiot Savant/Ludwig

SHITZ

– pane amore e… salame –

Tragi-commedia musicale

di Hanoch Levin

con Giuseppe Barbaro, Pier Paolo D’Alessandro, Mauro Lamantia,

Valentina Picello, Mattia Sartoni

musiche originali Filippo Renda e Simone Tangolo

menzione speciale Premio Scintille 2012

Dal testo del drammaturgo israeliano Hanoch Levin, uno spettacolo dall’ironia pungente, sulle rocambolesche avventure di una famiglia di ebrei osservanti.

Shitz, il padre, e Setcha, la madre, non desiderano altro che far sposare la figlia Shpratzi. Finalmente, ad una festa, l’emarginata Shpratzi incontra Tcharkés, un giovane arrivista dalle velleità imprenditoriali. I due subiscono uno strano e poco credibile colpo di fulmine e decidono, la sera stessa, di sposarsi. Dopo i festeggiamenti, folli ed estenuanti, del matrimonio, inizierà il turbine di avvenimenti che trascinerà la famiglia da un’illusoria felicità, agli abissi dello sconforto.

Lo spettacolo tenta di cogliere i lati più grotteschi ed estremi della vicenda esaltando, nella prima parte, le intuizioni comiche geniali proprie della cultura Yiddish e, nella seconda, la profondità della riflessione sociale che diventa preoccupantemente universale. Nel corso della storia, verrà rivelata una latenza cancerogena che spingerà la famiglia, non tanto ad un gioco al massacro, quanto ad una vera e propria autodistruzione.

Una satira che condanna l’inanità di ogni voracità umana: la sete del palato, quella di potere, quella di affermazione del proprio Io (non insieme agli altri, ma attraverso gli altri). Un cabaret sfigato, recitato senza vittimismo: ciò che fa tanta pena è la grande convinzione di poter realizzare i propri intenti, riempirsi di desideri fino a scoppiarne. FILIPPO RENDA

L’eterogeneità del gruppo attraverso, un’interpretazione registica coraggiosa e precisa, fa intravedere uno sviluppo del progetto con ottime potenzialità per la creazione di uno spettacolo originale, di grande spessore e forte impatto. La menzione di Scintille intende incoraggiare in maniera decisa le ambizioni di una giovane compagnia in grado di rappresentare un’autentica novità nel panorama teatrale italiano per utilizzo dei linguaggi, capacità e amalgama degli interpreti.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA DEL PREMIO SCINTILLE

lunedì 19 febbraio 2013

ZwischenTraumTheater

STRANIERI

di e con Laura Belli, Daniele Bianco, Lea Lechler, Daniele Pennati,

Adele Raes, Lorenzo Torracchi, Jördis Wölk,

vincitore Premio Scintille 2012

Una riflessione sociale profonda sul tema attuale della tolleranza e della convivenza, portata in scena con freschezza in uno spettacolo che unisce danza, recitazione e musica. In scena il virtuosismo dei sette attori, di diverse nazionalità e diverse formazioni artistiche, riesce a parlare al cuore.

In uno scantinato, sotto il livello della strada di una grande città europea, vivono sette immigrati ammassati e senza privacy, senza permesso di soggiorno, senza documenti.Vengono da diversi paesi e diversi motivi li hanno spinti a partire. Tuttavia ci sono molte cose che li accomunano: hanno affrontato un viaggio che era l’investimento di una vita con il sogno di arrivare nell’Europa delle meraviglie, di trovare un lavoro, avere soldi, dignità e libertà. Hanno lasciato ricordi e persone care che ora li accompagnano nei sogni e nei pensieri, stanno assaggiando l’Europa ostile della burocrazia e delle leggi per immigrati.

Nell’arco di tempo che lega la fine di un giorno lavorativo con l’inizio di un altro, si vedono vivere gli “stranieri”. Ci si immerge nei loro sogni e nelle loro speranze, si annusano le loro paure e si rivivono i loro traumi, in un susseguirsi di momenti realistici e digressioni astratte raccontate attraverso la danza, l’acrobazia, la parola, la musica, la poesia.

I protagonisti dello spettacolo sono immigrati che vivono nella clandestinità, soppravvivono di espedienti, sfruttati dal lavoro nero, delinquenti per sopravvivere, sono laureati costretti a fare l’elemosina, persone che si vendono, ma anche richiedenti asilo politico. Le storie vere o verosimili sono costruite partendo da una documetazione storico-sociale-politiche.

E’ uno spettacolo che miscela più linguaggi della scena (parola, danza, canto). I giovani attori-performers dimostrano senza sottolineature una tecnica eccezionale, che mettono a servizio di una narrazione emozionale ricca di sentimento e di sfumature tragicomiche. La partecipazione di interpreti di diverse nazionalità offre al progetto una dimensione di notevoli possibilità di esportazione e visibilità. Il tema dell’integrazione è affrontato in maniera moderna, concreta e non vittimistica, conducendo gli spettatori verso un possibile scenario multietnico in cui la positiva speranza finale – affidata alle nuove generazioni – non nasconde affatto le difficoltà e i compromessi”.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA DEL PREMIO SCINTILLE

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