Versiliadanza presenta la prima assoluta di In sezione aurea, spettacolo di danza coreografato da Leonardo Diana, che andrà in scena venerdì 7 e sabato 8 febbraio alle 21 e in matinèe alle 11:00 presso il Teatro Cantiere Florida. Per la sua realizzazione, Diana ha collaborato con lo scenografo virtuale Nicola Buttari e con le danzatrici Luna Cenere e Isabella Giustina.
Lo spettacolo indaga alcuni aspetti degli studi matematici di Leonardo Da Vinci con la finalità di elaborare da essi nuove forme di scrittura coreografica. Lo fa coinvolgendo nella ricerca anche elementi provenienti dal mondo del video mapping, che gli consentono di costruire sul palcoscenico degli ambienti immersivi, all’interno dei quali gli interpreti vivono in costante interazione con le proiezioni.
I linguaggi della danza, della video arte e della musica sono armonizzati tra loro tramite l’applicazione di precisi leggi matematiche, quali la sezione aurea e la sequenza numerica di Fibonacci. All’interno di questo apparato matematico e drammaturgico, i corpi dei danzatori si inseriscono come elementi architettonici in movimento all’interno del contesto spaziale delineato dalle grafiche video elaborate seguendo precisi logaritmi matematici legati alla sequenza numerica di Fibonacci.
Leonardo Fibonacci, grande matematico pisano al quale dobbiamo l’introduzione dei numeri arabi e, individuò questa serie di numeri ognuno dei quali rappresenta la somma dei due che lo precedono, per risolvere un problema pratico nel 1202. Ecco l’esempio: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55 e così via all’infinito. Questa successione ricorsiva ispirò tre secoli dopo gli studi di Luca Pacioli, maestro negli studi matematici di Leonardo Da Vinci, autore del De divina proportione (pubblicato a Venezia nel 1509) e corredato appunto dai disegni di solidi platonici di Leonardo. Ancora un secolo dopo Keplero non a caso concettualizzò un modello eliocentrico in cui le orbite dei pianeti erano inscritte e circoscritte in solidi platonici e di conseguenza legate alla divina proporzione di Pacioli e scoprì che il rapporto fra due numeri consecutivi della successione di Fibonacci approssimava via via, sempre più precisamente, il numero aureo 1.61803… un numero che ha infinite cifre decimali e che rappresenta la cosiddetta “sezione aurea”, un numero irrazionale indicato dalla lettera ϕ, da sempre un rapporto associato all’idea di armonia, di bellezza e di crescita. Visualizzabile come usa spirale la sezione aurea ricorre continuamente nelle strutture morfologiche naturali come nelle foglie lungo un fusto, nei petali di un fiore, nelle conchiglie, nella disposizione dei semi nella testa del girasole, negli uragani, nelle galassie.
Anche nel corpo umano, molte sezioni e rapporti morfologici si collegano a questo numero, per esempio nella mano o nelle proporzioni tra segmenti del corpo e le parti più grandi, perfino il camminare per un corpo ben proporzionato è ascrivibile nella sezione aurea.
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Leonardo Diana collabora dal 2003 con Versiliadanza, compagnia di danza diretta da Angela Torriani Evangelisti. Nel 2005 si diploma in scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e nel 2007 inizia la collaborazione con i musicisti AirChamber3 con i quali, nell’ambito di Moving_Movimento (un progetto di Fabbrica Europa), mette in scena il suo primo assolo Verso la Luce, spettacolo che presenta in vari festival, sia in Italia sia all’estero. Nel 2008 collabora come danzatore con Versiliadanza a una coproduzione con la compagnia Small Theatre di Yerevan (Armenia) mettendo in scena lo spettacolo Seven Senses. Nella stagione 2009-2010 lavora come danzatore nella compagnia del Teatro stabile di Bremen, in Germania, sotto la direzione artistica del coreografo Urs Dietrich, prendendo parte allo spettacolo Dividendo, con le coreografie dello stesso, e alla produzione dello spettacolo Double lives, coreografie di Tero Saarinen. Nel 2011 e 2012 viene selezionato come finalista del Premio Equilibrio per la nuova danza d’autore con i suoi nuovi progetti coreografici E l’Uomo creò se stesso e Naufragi. Sempre nel 2012 porta in scena La Porta del Mare, prodotto da Versiliadanza, prima coreografia esterna per tre danzatrici e due musicisti. Nel 2013 fonda CLAK/Teatro Contagi, insieme a Chiara Cinquini, Katia Frese, Chiara Innocenti, Andrea Serrapiglio e Luca Serrapiglio, un collettivo che lavora sulla relazione tra movimento, musica e nuove tecnologie. Nel 2015 avvia un progetto legato al tema del narcisismo mettendo in scena un assolo, REFLECTING sul Mito di Narciso, e collaborando alla realizzazione di un duo con la coreografa Marta Bevilacqua dal titolo NARCISO_IO.
Nicola Buttari è un video designer e uno scenografo virtuale che lavora per eventi, musei e spettacoli. La sua carriera artistica comincia come artista visivo, con performance in alcuni dei migliori club e festival elettronici del centro e del nord Italia. In Svizzera apprende le tecniche del projection mapping e dell’arte generativa. Tornato in Italia, si specializza nel video mapping, nella realizzazione di istallazioni interattive per brand di prestigio e imprese, nelle istallazioni video per musei e nelle scenografie virtuali per opere teatrali, spettacoli di danza e per l’opera lirica. Nel 2017 collabora con Versiliadanza per la realizzazione dello spettacolo multidisciplinare Egon – introspettiva da Klimt a Shiele, che si propone di esplorare la poetica dei due pittori austriaci Gustav Klimt e Egon Schiele. L’anno successivo, in occasione della mostra Modigliani Opera, ha realizzato presso la Reggia di Caserta, utilizzando le tecniche del video mapping, una ricostruzione A 360° della Livorno di fine Ottocento.
Luna Cenere è una danzatrice e giovane autrice di Napoli. Nel 2011 si laurea presso la SEAD, (Austria) e partecipa come ospite della compagnia ‘SEAD Bodhi Project’ alle creazioni di Anton Lacky (Anton Lacky Company) e Josef Frucek (Rootlessroot). Nel 2014 lavora con Simone Forti e Anton Lacky e nel 2016 con la Compagnia Agitart (Spagna). Nello stesso anno diventa membro della Compagnia Virgilio Sieni (Italia). Autrice del solo ‘Kokoro’, selezionato da ‘Aerowaves Twenty18, dalla ‘Vetrina della giovane danza d’autore-Azione del Network Anticorpi XL 2017 e Vincitore del Premio Per La Migliore Coreografia del’ Solocoreografico 2017. Insegnante certificata presso la SEAD, Luna conduce laboratori di ricerca sul movimento e l’improvvisazione. Vive tra l’Italia e il Belgio.
Isabella Giustina inizia a studiare danza all’età di cinque anni. A Firenze frequenta il corso di formazione triennale presso Opus Ballet. Dal 2011 al 2012 studia tecnica Nikolais con Simona Bucci e Paolo Mereu e successivamente si trasferisce a Bruxelles dove studia con coreografi come Thi-Mai Nguyen, Robert M Hayden, German Jauregui, Inaki Azpillaga, David Zambrano, Peter Jasko, Anton Lachky, Dominique Duszynski e frequenta le classi di compagnia di Ultima Vez/Wim Vandekeybus. Nel 2013 partecipa alla Biennale Danza di Venezia nello spettacolo Tutti, diretto da Virgilio Sieni. Dal 2014 al 2017 partecipa ogni anno alle masterclasses di Carolyn Carlson all’Atelier de Paris. Dal 2011 a oggi ha danzato negli spettacoli Visitazione (2011) e Locus (2012) di Virgilio Sieni; If (2012) e (Ri)conoscere (2014) con Compagnia Gabriella Secchi; Sguardi nel tempo (2012) e Ultima Cena (2013) con Compagnia Giardino Chiuso; Incontri inaspettati (2014) e Enter Lady Macbeth (2014) con Compagnia Simona Bucci; Angel (2015) diretto da Charlotte Zerbey (Company Blu); Arcitaliani (2015), Mille brividi d’amore (2016) e La scomparsa delle lucciole (2017) con la regia di Gianfranco Pedullà e coreografie di Paolo Mereu; Nata Femmina (2017) diretto da Paola Vezzosi (Compagnia ADARTE). Attualmente lavora come danzatrice per la nuova creazione di Sabrina Mazzuoli, Alla Montagna. È autrice e interprete di Destinata Guerriera, spettacolo selezionato per la Vetrina del Network Anticorpi XL 2017 e per il festival Essenziale 2017 (Essen, Germania) in seguito al concorso Miniatures 2017 e per il Solo Dance Contest 2018 all’interno del Festival Gdanski Festiwal Tanca a Danzica (Polonia). È autrice e interprete di Mutamenti, spettacolo selezionato per il Festival Fabbrica Europa 2018 di Firenze e progetto vincitore del Premio TenDance 2018 (Latina). Viene selezionata per Crossing the Sea 2019,progetto che ha come obbiettivo quello di instaurare collaborazioni tra l’ Italia, i Paesi asiatici e il Medio Oriente: a Singapore Isabella crea lo spettacolo Hanging in the Balance per la T.H.E Second Company, che debutta al M1 Contact Contemporary Dance Festival.
Prima dello spettacolo, alle 18:30, nel foyer del teatro si terrà il terzo appuntamento del ciclo di incontri a margine della stagione Danza 2019/20 del Teatro Cantiere Florida: “EYEFLOW: sguardi sulla danza contemporanea”, rivolto a studenti universitari, giornalisti e giovani critici o aspiranti tali, che vogliono cimentarsi nella scrittura critica dedicata alla danza e alle arti performative. In occasione di ogni spettacolo del calendario della stagione danza, Versiliadanza organizza un ciclo di incontri a ingresso gratuito, dalle ore 18:30 alle 20:00, coordinati da un critico o uno studioso della danza contemporanea. Un’occasione di confronto e formazione, riflessione e discussione in un ambiente informale, tutta dedicata alla danza contemporanea e alle arti performative, durante le quali i coordinatori degli appuntamenti guideranno i partecipanti per ampliare la loro visione, affinare le competenze analitiche e osservative, interpretative ed editoriali, oltre a dare fondamentali riferimenti storici e storiografici. Gli incontri saranno declinati attraverso la forma della discussione aperta, della tavola rotonda, con lezioni frontali e pratiche di scrittura condivise. Le restituzioni elaborate dal gruppo di lavoro e dai critici che coordineranno gli incontri saranno pubblicate sul sito di Versiliadanza e sulla pubblicazione stampata del progetto “EYE FLOW”.
L’incontro di venerdì 7 febbraio alle 18:30 sarà tenuto dal critico e giornalista Giuseppe Distefano. Appassionato di danza e di teatro, di professione fotografo e photoeditor, con predilezione per la foto di scena, Giuseppe Distefano è uno spettatore onnivoro, coinvolto a ogni spettacolo verso il quale nutre l’esigenza di scriverne per raccontare ciò a cui assiste. Più che critico o giornalista di spettacolo, si sente un narratore di ciò che accade in scena. L’esperienza di scrittura critica se l’è fatta sul campo, cominciando negli anni Novanta, scrivendo per il quindicinale Città Nuova e iniziando progressivamente collaborazioni prima col mensile di spettacolo Primafila con recensioni e molte interviste a personaggi della danza, del teatro e del cinema; quindi col settimanale culturale Il nostro tempo, il settimanale Carta, con ilsole24ore.com e, più recentemente, con Artribune.com e con Danza&Danza. È rappresentante MIBAC della commissione consultiva Danza, per lo spettacolo dal vivo al Ministero. Come fotografo ha partecipato a diverse collettive ed esposto in mostre personali, e ha pubblicato per Infinito Edizioni il libro fotografico Il teatro di Emma Dante.
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IN SEZIONE AUREA
Prima Assoluta
coreografia Leonardo Diana
scenografia virtuale Nicola Buttari
interpreti Luna Cenere, Isabella Giustina, Leonardo Diana
disegno luci Gabriele Termine
costumi Lucia Castellana
organizzazione Elisabetta Bartolini
produzione Versiliadanza
con il sostegno di MiBAC – Ministero Beni e Attività Culturali, Regione Toscana, Comune di Firenze
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prezzo del biglietto € 15,00 (ridotti € 12,00, € 9,00, € 8,00)
contatto biglietteria 055 71 35 357