POESIE INEDITE E DISPERSE DI TITO BALESTRA
IL MIO CANTO SI PERDE NELLE INNUMEREVOLI VOCI DELLA NOTTE
DALL’IMMENSO LAVORO FATTO PER ONORARE IL CENTENARIO DELLA NASCITA E SCAVANDO NEL SUO ARCHIVIO HA PRESO VITA
UN NUOVO E POETICO LIBRO
Il centro culturale Fondazione Tito Balestra di Longiano si arricchisce di un nuovo volume edito dalla Fondazione stessa, si tratta di Il mio canto si perde nelle innumeri voci della notte – Poesie inedite e disperse di Tito Balestra a cura di Barbara Menghi Sartorio e Stefano Vitali con un saggio di Roberto Deidier (2024 Ed. Balestra). Il prezioso lavoro e il risultato finale, è frutto di anni di studio dell’archivio del Poeta e sicuramente un importante contributo nell’anno dedicato a Tito Balestra nel centenario della nascita concluso a luglio 2024 che va a dare ulteriore forma al lavoro culturale di Balestra e ad aggiungere preziosi tasselli della sua biografia.
Tito Balestra, come lui stesso ha scritto, cominciò a comporre poesie quand’era ancora bambino. Eppure ci ha lasciato solo due libri, che tuttavia, non esauriscono la sua produzione poetica edita poiché ne furono escluse varie poesie comparse su giornali e riviste fra il 1946 e il 1974. Scavando nel suo archivio è riemerso anche un folto nucleo di componimenti inediti, vergati nella giovinezza oppure redatti prima che lo colpisse la feroce malattia che lo portò alla morte. E insieme ad essi è venuta alla luce la fatica creativa che, fra correzioni, varianti e riscritture è alla radice dell’opera di Balestra.
Roberto Deidier introduce il lettore nel mondo poetico, sfaccettato e originale del poeta longianese, che non può confinarsi nella sola dimensione dell’epigramma, di cui pure egli è maestro come confermano í molti e talora graffianti inediti. Barbara Menghi Sartorio e Stefano Vitali ricostruiscono per la prima volta le dinamiche che presiedettero alla pubblicazione dei volumi garzantiani e, nel commento alle singole poesie. ci guidano nel laboratorio creativo di Balestra, illustrando occasioni e personaggi che vi si leggono in controluce.
Barbara Menghi Sartorio, formatasi con solidi studi di paleografia e diplomatica, ha maturato una vasta esperienza in ambito archivistico, occupandosi di un’ampia gamma di archivi pubblici e privati che spaziano dal medioevo all’età contemporanea. Dal 2011 è curatrice dell’archivio longianese di Tito e Anna Balestra. di cui ha condotto una raffinata e complessa opera di riordinamento
Stefano Vitali ha percorso una lunga carriera negli archivi di Stato, conclusasi nel 2021 come Sovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato. Ha insegnato presso università italiane ed estere e ha all’attivo numerose pubblicazioni di archivistica, storia contemporanea e culture digitali. Attualmente svolge attività di consulenza e ricerca presso varie istituzioni culturali
Roberto Deidier è poeta, saggista, traduttore e professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Palermo. Nel 2024 ha curato insieme Flaminio Balestra le giornate di studio su Tito Balestra ed è co-curatore della collana “Studi e ricerche” della Fondazione.
Naturalmente il libro contiene anche l’introduzione e presentazione del direttore della Fondazione Flaminio Balestra che dichiara: “Posso solo che essere soddisfatto, l’immenso lavoro fatto per onorare il centenario ha dato nuovo vigore ad una figura importante come quella di Tito Balestra che è stato un intellettuale cardine del secondo 900 italiano. Ringrazio i curatori che hanno fatto un lavoro immenso e necessario. Stiamo organizzando una doverosa presentazione con le letture delle poesie inedite e anche del racconto di tutte le fasi di realizzazione e di sistemazione dell’archivio, un tema sempre molto affascinante”
Il libro è stato realizzato grazie al contributo della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero e per il momento è disponibile on line sul sito fondazionetitobalestra.org nella sezione Shop.