Un tuffo negli anni ’80. Trent’anni fa. Questo l’intento di “Tutto Matto”, lo spettacolo portato in scena in prima nazionale mercoledì 13 luglio dalla Compagnia Papage a Genova nell’ambito della rassegna “Ridere d’agosto…ma anche prima” in collaborazione con il Teatro Garage.
Ridere sì, ce n’è bisogno davvero di questi tempi ma ieri c’era anche un pizzico di nostalgia. Una nostalgia non triste, diciamo piuttosto tenera. Tanti coloro che, con i figli piccoli, erano presenti per ricordare quando sognavano da adolescenti attraverso trasmissioni televisive come “Fantastico” sul quale è incentrato lo spettacolo, o “Pronto, …chi gioca?”, “Saranno Famosi” (non quello della De Filippi!) o “Dallas”.
“Mamma, ma queste erano le canzoni dei tuoi tempi?”. Alcuni bimbi si rivolgono così ai genitori in platea.
Sì, altri tempi. Tempi di una televisione sana, fatta molto di lustrini e pailettes, ma fatta da professionisti e che non speculava sulle vicende della gente comune o sul privato di politici e personaggi pubblici.
Una televisione fatta di ore e ore di prove e riunioni di scaletta, dove esistevano i talent show di cui lo stesso “Fantastico” in fondo era un esempio, con Baudo sempre pronto a scovare sconosciuti che meritassero di esibirsi. Ma l’esibizione era curata. Una televisione forse perfezionista si direbbe oggi. Vero? Non si sa, sarebbe troppo lungo cimentarsi in polemiche in fondo sterili. Di certo una televisione i cui protagonisti oggi faticano a trovare spazio. E non solo per ragioni anagrafiche.
Torniamo indietro allora: è il 6 gennaio del 1987 . Sta per andare in onda l’ultima puntata di “Fantastico”, la settima edizione, quella che ha battuto ogni record di ascolto e di vendita dei biglietti della Lotteria Italia. Mattatore Pippo Baudo, in scena Lorella Cuccarini che canta la sigla di testa (“Tutto Matto” appunto) accompagnata dal biondo ballerino americano Kirk Offerle.
Accanto a lei Alessandra Martines, brava e dotata ma troppo fredda per il pubblico del sabato sera per far breccia nel cuore della gente, e poi il trio Lopez-Marchesini-Solenghi, Nino Frassica e tanti giovani destinati ad una carriera importante: Gianfranco Phino, Carlo Frisi, Manlio Dovì, Tosca D’Aquino sono solo alcuni esempi. A guidare il tutto lui, il Maestro, Gino Landi. Sua la regia e le coreografie.
Ah, e poi ci sono Alice e Sebastiano. Ma come “chi sono?”!!!
La vice-vice parrucchiera che sogna di pettinare Lorella e l’assistente di studio sempre alle prese con i giovani talenti dello show da tenere a bada.
Già, forse di loro non vi ricordate. Beh, per farvi conoscere le loro vicende professionali e non sono sulla scena Ilaria Pardini e Marco Pasquinucci (anche regista) che non solo recitano ma…udite udite… cantano dal vivo! Certo! Mica come i ragazzi di “Fantastico” nell’avansigla!
Lo spettacolo merita davvero. Un grande plauso a tutti coloro che hanno collaborato all’enorme lavoro di ricerca per ricostruire costumi di scena, personaggi, spot pubblicitari, ricordi e trasmissioni di allora.
Un’atmosfera che ai tempi era davvero “fantastica” ma, del resto… “siamo ancora in viaggio…dove andiamo non si sa!”.