La strana coppia formata da David Riondino e Dario Vergassola torna al Teatro Vittoria di Roma e affronta Madame Bovary: Riondino accompagna Vergassola ad incontrare Flaubert (in scena fino al 28 febbraio) è un spettacolo che parla di letteratura francese affidandosi a due interpreti che sembrano assortiti malissimo, ma che sono squisitamente complementari.
La stessa dinamica dello spettacolo aveva egregiamente funzionato con il Don Chisciotte di Cervantes e con La signora delle camelie di Dumas figlio fino ai I promessi sposi in spettacolo confezionati nella stessa modalità. E anche la divulgazione della Madame Bovary di Flaubert funziona alla grande. In questo spettacolo però la coppia inserisce un ulteriore artificio informando il pubblico che la serata è organizzata dal Ministero della Cultura impegnato a lanciare una campagna nei teatri con l’intento di elevare il livello medio (generalmente basso) degli attori di cabaret.
E così Riondino avrà il compito di sottoporre a una lezione-interrogatorio uno dei comici più ignoranti e cialtroni in circolazione, vale a dire Dario Vergassola: il riluttante comico viene costretto in scena a confrontarsi con l’intellettuale di turno che gli propone Madame Bovary, classico francese dell’Ottocento.
Lo spettacolo si dipana su due diversi piani appositamente contraddittori e stridenti che da una parte pongono Riondino pronto a raccontare la storia della tormentata Emma Bovary, donna di provincia presa fra insoddisfazione, passione e smania di vivere e dall’altra Vergassola a ridicolizzare il romanzo riducendolo ad attualità da bar.
La messa in scena è semplicissima e lascia totale libertà alla parola e alla verbosità contrastante dei due interpreti sulla scena che parlano della stessa storia, ma in modo completamente diverso: se da una parte Riondino ci ricorda il tormento di Emma assurta a simbolo dell’insoddisfazione, dall’altra Vergassola cerca di sminuire la vicenda senza coglierne la portata universale.
Il risultato è efficace e corrosivo offrendo al pubblico la possibilità di apprezzare e ri-apprezzare Madame Bovary stemperata dalla vena corrosiva di Vergassola intento a interpretare il bassissimo livello culturale in cui versa purtroppo la nostra povera Italia in uno spettacolo all’insegna della parodia e della divulgazione intelligente attraverso mezzi inaspettati.