Fabio Recchia
IL LIBRO DELLA VITA
poesie e dipinti
Recensione di Raffaele Piazza
Il volume di Fabio Recchia Il libro della vita (Guido Miano Editore, 2021) che si
ipostatizza sul duplice versante parallelo della poesia e della pittura presenta una premessa
iniziale di Michele Miano intitolata Parallelismo delle Arti e una prefazione di Nazario
Pardini esauriente e ricca di acribia.
Il libro non è scandito è l’alternanza di alcune poesie ispirate ad icone policrome produce
un senso di magia affascinante che crea un ammaliante ipertesto e dà al lettore un senso di
rêverie.
Le poesie in massima parte brevi nel loro insieme possono essere considerate un poemetto
perché la parte letteraria non è scandita in sezioni e hanno spesso un carattere vagamente
epigrammatico.
Il titolo della raccolta è forte e intenso e sottende un forte amore per la vita stessa, amore
innanzitutto per l’amata che è il tu al quale l’io poetante si rivolge e poi per la natura.
C’è la presenza di una forte componente neolirica nel tessuto dei versi imbevuti di bellezza
e solarità,
Il poiein è rarefatto e raffinato e ben cesellato e le composizioni nel loro librarsi sulla
pagina nell’incipit planano dolcemente nelle chiuse e i tessuti linguistici sono raffinati e ben
cesellati,
Programmatica la prima poesia che è una poesia sulla poesia, poesia intitolata Le parole:
«Le parole / rischiarano il mattino / come raggi di sole. / Perforano le nubi buie /
s’infrangono silenziose / sul foglio del cuore / colorando le pagine del libro della vita».
Nel suddetto componimento è detta magistralmente la forza delle parole stesse che
salvifiche perforano le nubi e colorano le pagine del diario di bordo della vita e non si deve
dimenticare quanto scritto nella Bibbia non solo nell’antico testamento e cioè che non ci
sarà parola detta che sarà senza effetto e questo vale anche per le parole scritte come in
questo caso.
In Il gabbiano leggiamo: «Il gabbiano / dispiega le ali / come vele sul mare, / si libra sul
respiro del vento, / immobile e attento, / poi sale / per cadere come fulmine sul mare, / più
veloce dei pensieri / che volano in me».
Per quanto riguarda le immagini pittoriche bisogna innanzitutto sottolineare che sono o
tecniche miste o appartenenti al genere della spray art e che traggono ispirazione dalle
poesie e viceversa.
Si possono considerare queste icone come vagamente figurative e sono connotate da un
acceso cromatismo che entra negli occhi di chi le contempla provocando un piacevole
effetto.
Affascinante la tecnica mista del dipinto Barche al tramonto (del 2020) che raffigura delle
vele stilizzate e affascina in questo quadro la linea mare-cielo ed è singolare che il cielo
stesso sia di colore arancio compatto e non azzurro cosa che crea un effetto surreale di
grande bellezza.
Il dipinto Galattica (del 2020) rappresenta tre sfere di cui una simile ad un’arancia, una
colore azzurro con delle sfumature e una verde e marrone, pianeti campiti su uno sfondo
scuro e con una striscia verde, arancio e bianco,
Un’opera in toto affascinante che meriterebbe uno studio approfondito di dimensioni
saggistiche.
RAFFAELE PIAZZA
FABIO RECCHIA, Il libro della vita, pref. di Nazario Pardini, Guido Miano Editore, Milano
2021, pp. 80, isbn 978-88-31497-65-7, mianoposta@gmail.com.