Dieci eclettici appuntamenti in suggestive location del territorio vicentino, tra aprile e maggio, che abbracciano letteratura, teatro, cinema, degustazioni fino al giornalismo sportivo Venezia da Terra 2025: giovedì 8 maggio ad Albettone il festival si tinge di giallo con “Se la rosa non avesse il suo nome”: Andrea Pennacchi presenta il suo romanzo dove, a Padova, arriva in missione… William Shakespeare
Nona edizione per Venezia da Terra, festival promosso dai Comuni vicentini di Agugliaro, Albettone, Alonte, Campiglia dei Berici, Noventa Vicentina, Orgiano, Pojana Maggiore, Sossano, Val Liona e Villaga e con il patrocinio scientifico di ben due dipartimenti dell’Università di Padova, DiSSGEA e DiSLL; una serie di dieci eclettici appuntamenti gratuiti, tra aprile e maggio, in suggestive location del territorio, che abbracciano letteratura, teatro, cinema, degustazioni e fino al giornalismo sportivo.
Il settimo appuntamento del festival è all’insegna della letteratura: l’attore, drammaturgo e regista padovano Andrea Pennacchi presenterà il suo ultimo libro, “Se la rosa non avesse il suo nome” (edito da Marsilio) giovedì 8 maggio ore 21 presso Villa Campiglia Negri De Salvi ad Albettone. Dialogherà con l’autore, Giovanni Florio dell’Università degli Studi di Padova.
Si tratta di un folgorante esordio nel genere giallo con, in aggiunta, un investigatore d’eccezione: Sir William Shakespeare. Il bardo dell’Avon, lasciati momentaneamente moglie e figli in Inghilterra, è in missione per conto della Corona. La missione è segretissima e lui, che non sa ancora di essere poeta, sbarca nelle terre della Serenissima e si stabilisce a Padova, dove c’è un inglese da trovare e riportare in patria. Padova è il centro della Repubblica di Venezia e della vita intellettuale, politica e mondana, affollata di preti, nobili, mezzane, medici, maghi o sedicenti tali, studenti, teste calde, uomini d’arme e uomini che hanno abbandonato le armi. Ed è uno di questi, un ex soldato, corpulento e agile, Vincenzo Saviolo, ad accogliere e scortare il nostro in quest’avventura. Tutto procederebbe di cappa e spada come ci si aspetta se il giovane inglese non si trovasse in mezzo a una disputa di potere e d’amore, quella tra i Montecchi e i Capuleti. Romeo e Giulietta si piacciono, ma le loro famiglie tutto vorrebbero tranne che un matrimonio. Così, quando Shakespeare viene accusato dell’omicidio di Tebaldo, cugino di Giulietta, la sua missione passa in secondo piano, perché per prima cosa bisogna scappare. In una sarabanda di capi comici e ostesse, dogi e bravi, Pennacchi ci porta per mano nella prima indagine del Bardo, vittima e risolutore di quella vicenda d’amore, morte e balconi che conosciamo come “Romeo e Giulietta”.
“Venezia da Terra è prima di tutto un luogo d’incontro – evidenzia Massimo Zulian, sindaco di Campiglia dei Berici, Comune capofila del festival – uno spazio di condivisione: dieci comuni dell’Area Berica insieme collaborano con due dipartimenti dell’Università di Padova per dare vita a una proposta culturale che rimane, anche a distanza di tempo, unica nel suo genere. Siamo infatti giunti alla nona edizione in dieci anni, consolidando le nostre peculiarità, in primis l’intreccio tra racconto della Storia e territorio, e al tempo stesso rinnovandoci continuamente. Anche quest’anno il direttore artistico Giovanni Florio ha saputo costruire un programma fresco, accattivante e ricco di spunti, che vi invito a scoprire, così come vi invito a scoprire i nostri graziosi paesi e le loro bellezze, più o meno nascoste”.
“Sono passati dieci anni dal primo Venezia da Terra- sottolinea Giovanni Florio, in veste di direttore artistico e scientifico – dieci anni nei quali il festival si è evoluto senza mai snaturarsi. Al cuore della nostra proposta resta la volontà di fare comunità a partire da quello che abbiamo, per l’appunto, ‘in comune’: il nostro territorio con la sua storia; raccontarla in maniera accessibile ma scientificamente fondata è il nostro obiettivo, che portiamo avanti grazie a una proficua collaborazione tra Università, Comuni e associazioni del territorio”.
Il festival proseguirà sabato 10 maggio ad Agugliaro presso la Barchessa di Villa Trolio Pigafetta attraverso l’incontro con Giada Peterle, autrice del libro “Pigafetta: Storia del primo viaggio intorno al mondo” edito da Beccogiallo; domenica 18 maggio a Campiglia dei Berici in Villa Repeta Bressan toccherà all’opera teatrale “Sofonisba” di Gian Giorgio Trissino nella messinscena della compagnia Matricola Zero; sabato 24 maggio a Pojana Maggiore in Villa Pojana “Storie di castelli e cavalieri tra i Berici e l’Adige nel Basso Medioevo”, incontro con lo storico Attilio Stella.
Eventi a ingresso gratuito, sino a esaurimento posti
Info: www.veneziadaterra.it