Martedì 15 aprile alle ore 18,00 la performance artistica a Roma per l'omaggio a Leonardo Da Vinci
La “Donna Vitruviana” di Francesca Chialà si trasforma in icona Pop per la Performance Artistica alla Fondazione Marco Besso
Martedì 15 aprile alle ore 18,00, nel giorno della nascita di Leonardo da Vinci, si terrà la Performance curata dall’Artista Francesca Chialà che intreccerà Arti Visive e Marziali con la Poesia, Musica e Canto con il Vocal Painting, nel meraviglioso palazzo della Fondazione Marco Besso (Largo di Torre Argentina 11, Roma).
Sarà un omaggio a Leonardo con l’opera della Chialà “La Donna Vitruviana“, simbolo di un nuovo equilibrio tra corpo, spirito e pianeta, ed ospite della Biennale dell’Antropocene che fa dialogare Arte e Scienza per immaginare innovativi sentieri di convivenza con la Terra.
La Fondazione Besso, custode di rari testi leonardeschi sulla pittura e le proporzioni anatomiche, aprirà eccezionalmente le sue porte fino alle 19:30, per accogliere la Performance Artistica dal titolo “Diventare Natura”.
Un’icona del Rinascimento si fonde con il linguaggio audace della Pop Art contemporanea. La scultura mosaico “La Donna Vitruviana”, inaugurata all’Arsenale di Venezia durante la Biennale d’Arte, verrà presentata in una nuova, sorprendente veste durante la Performance Artistica. L’opera è stata rivisitata in chiave Pop, ispirandosi al celebre ciclo di Andy Warhol dedicato a Marilyn Monroe. La “Donna Vitruviana” è stata moltiplicata in una sequenza cromatica esplosiva, giocando sui contrasti e le ripetizioni tipiche della Pop Art per riflettere l’universalità e la molteplicità del femminile contemporaneo.
Un’interpretazione visiva potente e ironica, che dialoga con il mito e lo desacralizza, proprio come Warhol aveva fatto con le icone della cultura pop. In questa nuova versione, la Donna Vitruviana diventa un simbolo collettivo, replicato e reimmaginato, per raccontare non una, ma mille donne diverse, forti, fragili, luminose e illuminanti. Una rivisitazione profonda del concetto di femminile, inteso non più come semplice questione di genere, ma come una qualità dell’essere da coltivare in ogni essere umano: sensibilità, intuizione, forza creatrice, accoglienza e trasformazione.
Il celebre poeta Davide Rondoni ha dedicato alla “La Donna Vitruviana”
una poesia originale, intessuta di forza ancestrale e dolcezza feroce, che sarà declamata per la prima volta dalla Chialà durante la Performance Artistica. A rendere ancora più suggestivo l’evento, la poesia prenderà vita anche attraverso il Vocal Painting, una forma di improvvisazione musicale guidata dalla voce, in cui il suono diventa estensione del gesto artistico.
“La Donna Vitruviana” rappresenta un potente simbolo di integrazione degli opposti, di equilibrio tra oriente e occidente, tra arte e responsabilità. La poesia di Rondoni ne coglie l’anima, con versi che esplorano la tensione tra luce e ferita, tra dono e peso, tra il gesto dell’arte e il mistero dell’essere.
Durante la Performance Artistica “La Donna Vitruviana” non resterà immobile: sarà voce tra le voci, corpo tra i corpi sonori, in un dialogo poetico e sensoriale con il Vocal Painting, le Arti Marziali e il gesto partecipato del pubblico. Diventerà un’opera d’arte che respira, vibra, risponde.
A rendere possibile questo incontro tra materia e musica sarà l’Ensemble di Vocal Painting del Saint Louis College of Music, guidato dalla straordinaria Margherita Flore – docente di arrangiamento corale, produttrice musicale, pianista e arrangiatrice – che dirigerà una improvvisazione estemporanea costruita sulla tecnica delle circle songs. Questa performance, ispirata alla filosofia musicale dell’“Intelligent Choir” ideata da Jim Daus Hjernøe (Royal Academy of Music, Aarhus – Danimarca), trasformerà la voce in gesto e il suono in materia viva.
La Donna Vitruviana non sarà solo osservata, ma ascoltata e agita, in un fluire continuo tra arte visiva e arte performativa. I suoi simboli, i suoi frammenti, le sue visioni troveranno eco nelle voci di Carmen Bonarrigo, Manuel Santillo, Daniele Miceli, Alice Favaro, Francesco Sacchini, Emily Castagna, Costance Moiret. Un ensemble di talenti che, sotto la direzione della Flore, darà forma a un’opera collettiva irripetibile, in cui il suono accoglie e rifrange il mistero del femminile.
Ma non solo. Il corpo entrerà in scena con la potenza armoniosa delle Arti Marziali, grazie alla presenza della campionessa europea di Karate, Sofia Garofoli, che tradurrà in gesto il coraggio, l’equilibrio e la disciplina del femminile che sa accogliere e difendere la Terra.
E come in un rito collettivo, anche il pubblico sarà parte dell’opera: verrà invitato a eseguire il gesto dell’Albero dello Yoga, simbolo di radicamento nella Terra e apertura verso il cielo, presente nella stessa Donna Vitruviana, per incarnare insieme, in uno stesso respiro, l’idea di un’umanità in equilibrio tra forza e fragilità, tra materia e spirito.
Un’esperienza immersiva e multisensoriale, dove l’arte visiva si fa canto, il canto si fa corpo, e il corpo si fa gesto universale in uno spazio sacro in cui tutto si trasforma.
Al centro di questa potente azione performativa, la Donna Vitruviana si svela: un corpo al centro del cerchio e del quadrato, non più per dominare, ma per appartenere. Non un uomo che misura il mondo, ma una donna che lo abbraccia. Non una figura da misurare, ma una presenza da abbracciare. È il simbolo di un nuovo umanesimo, dove maschile e femminile, essere umano e natura, arte e vita, si fondono in una visione più equa, poetica e inclusiva del mondo. Un invito a riconoscersi parte del tutto e a tornare a “diventare Natura”.
L’opera è anche manifesto e cuore pulsante del movimento artistico “La FESTA delle 7 ARTI”, fondato dalla Chialà per promuovere i Diritti Umani, Sociali e Ambientali attraverso l’incontro tra le arti, lo sport, la scienza e l’impegno civile.
“Ringrazio la Fondazione Marco Besso per l’ospitalità e i tanti artisti che fanno parte del nostro movimento d’avanguardia, in particolare gli amici che mi hanno supportato in questo progetto, il direttore artistico della Biennale dell’Antropocene Vittorio Pavoncello, l’Art Designer Maurizio Giordano, il Fotografo Silvio Esposito, la disegnatrice Alessia Lamberti”, ha dichiarato Francesca Chialà.
Un appuntamento imperdibile per chi crede nell’arte come gesto politico, poetico e trasformativo.