Ritorna la rassegna teatrale nei comuni aderenti al progetto “Distretto culturale Zona Ovest” con gli spettacoli “Donnarumma all’assalto” con Domenico Castaldo e “Seppellitemi in piedi” con Beppe Rosso
Ritorna, in attesa della nuova stagione “Rivoli Teatro 2011.12”, il consueto appuntamento con la rassegna “Teatro nei comuni”, una delle iniziative del progetto “Distretto culturale Zona Ovest”.
Il progetto, giunto al terzo anno, si propone il coinvolgimento dei comuni limitrofi al territorio rivolese allo scopo di creare una polarità di sistema a beneficio di un territorio e un pubblico più vasti e mettere a disposizione una risorsa culturale di qualità anche nei piccoli comuni.
I comuni aderenti al progetto – Buttigliera Alta, Rivalta, Rivoli, Rosta e Villarbasse – hanno accesso ad alcune agevolazioni (per esempio riduzioni sul prezzo di biglietti e abbonamenti, punti vendita sul territorio etc) ed ospitano gli spettacoli della rassegna “Teatro nei Comuni” nei propri spazi teatrali.
Gli spettacoli proposti sono “Donnarumma all’assalto” e “Seppellitemi in piedi”; durante le serate di spettacolo è possibile sottoscrivere abbonamenti e carnet alla stagione “Rivoli Teatro 2011.12”.
“Donnarumma all’assalto”, con Domenico Castaldo – spettacolo che ha debuttato nella rassegna “Fare gli italiani” del Teatro Stabile di Torino – racconta attraverso le pagine del diario di Ottiero Ottieri, selezionatore del personale presso lo stabilimento Olivetti di Pozzuoli, i temi del lavoro in fabbrica, tra vessazione della catena di montaggio e creatività industriale, ambizioni e sottomissione. Ai colloqui si presenta Donnarumma, epigono del sottoproletariato che rifiuta di sottostare ai metodi selettivi, pretende il lavoro non per le sue capacità, ma per il fatto stesso di esistere, di essere vivo. E metterà così in profonda difficoltà il dirigente, incapace di gestire la contraddizione tra la felice visione dell’industriale di Ivrea e un Sud brutto, sporco e incattivito.
“Seppellitemi in piedi”, con Beppe Rosso, è uno spettacolo di parole e musica ispirato a un fatto realmente accaduto: l’esodo dall’est di seicento Rom precipitati come una meteora ai confini di una città italiana. Una storia che ci richiama ai fatti più recenti che ogni giorno si ripetono nelle nostre città, gli assembramenti improvvisi e abusivi di roulotte che occupano parti del suolo pubblico e creano emergenze sociali e sanitarie, il conflitto fra chi si accampa lì per necessità e chi si sente improvvisamente espropriato dal suo quartiere. Eventi in cui nessuno ha torto, ma la somma delle ragioni dei protagonisti creano un disastro. Una carrellata di personaggi e situazioni che compongono un unico quadro dove emergono svelandosi gli elementi curiosi e sconosciuti della cultura millenaria del popolo rom: cultura che mette in luce l’ironia all’interno del dramma, il rapporto con la sorte, il linguaggio emotivo di un popolo che ancora oggi vive la sua diversità.