QUEL CHE VOLETE(La dodicesima notte)
di William Shakespeare
traduzione di Ginevra Bompiani
regia di Lorenzo Loris
con Riccardo Buffonini, Sonia Burgarello, Luigi Mattia Celotti, Sara Drago, Giancarlo Latina, Michele Mariniello, Marta Ossoli, Luigi Rausa, Giuseppe Salmetti, Carla Stara
musiche suonate in scena da Bruna Di Virgilio
coreografie a cura di Franco Reffo
supervisione musicale di Liliana Olivieri
scena Daniela Gardinazzi
il Tema musicale “My love” è di Francesco Girardi – uno speciale ringraziamento a Silvia Girardi
luci Luca Siola, audio e video Fabio Cinicola
progetto a cura di Alberica Archinto
produzione Teatro Out Off e Accademia dei Filodrammatici
In una sala da ballo di un enorme transatlantico da crociera sono riusciti a salire due gemelli, Viola e Sebastiano, scampati a un violentissimo naufragio, uno all’insaputa dell’altro. La violenta tempesta che li ha divisi ha distrutto e affondato la loro nave e si credono annegati a vicenda.
Sul transatlantico “Illiria” di proprietà di Orsino vive una ricca e inaccessibile signora, Olivia, di cui Orsino è disperatamente innamorato, ma non corrisposto.
In questo scenario abbiamo “affondato” gli artifici della storia originaria: Viola, travestita da ragazzo, diventa “l’amico fidato” di Orsino che, del tutto ignaro di come stanno le cose, la spedisce come messo di fiducia presso Olivia a perorare la sua causa, sennonché la nobildonna s’innamora del messaggero pensando che sia un uomo. Gli equivoci aumentano con l’arrivo di Sebastiano, che, a causa della sua straordinaria somiglianza con Viola, fa precipitare la storia in una dimensione ancor più fantastica, fino all’apparente risoluzione finale.
Nella vicenda shakespeariana abbiamo voluto inserire un ulteriore artificio: tre scene, infatti, sono tratte da “Gli ingannati” di un anonimo del ‘500 che sembra sia la fonte da cui Shakespeare ha tratto “La dodicesima notte”. I passeggeri della crociera, nei loro momenti di svago, assistono alla recita della commedia italiana e gli interpreti finiscono per sembrare il loro doppio.
Tutto questo potrebbe accadere oggi nella sala da ballo di un transatlantico soggetto alle intemperie e all’instabilità del mare, spesso calmo, a volte mosso e a volte in preda alle tempeste. Così, la vita di questi giovani artisti è oggi fortemente soggetta alla difficile instabilità dei tempi in cui viviamo.
Storia di naufragi, amori ambigui non corrisposti, scambi di persone e burle feroci che diventano un passatempo per un gruppo di amici che recitano per gioco, chiusi in un illusorio transatlantico di nome Illiria che veleggia verso un ignoto indefinito approdo. L’azione apparentemente scherzosa viene intervallata da immaginarie ondate marine che rovesciano i passeggeri a terra scandendo i loro destini tra le diverse scene. L’alcol scorre a fiumi sull’Illiria, luogo di gioie e giochi, in preda a un’inebriata spossatezza, dove emerge una malinconia disperata senza via d’uscita. Incerti sulla propria identità e sulla realtà i personaggi veleggiano tra amori capricciosi verso un illusorio lieto fine.