La settimana dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, si apre con l’Hagen Quartett e il violoncellista Enrico Bronzi e prosegue con Antonio Pappano che torna a Roma per dirigere Debussy e il monumentale concerto per pianoforte di Busoni, con il pianista ucraino Vadym Kholodenko.
Definito dal Washington Post come ‘uno dei quartetti più straordinari del nostro tempo’, mercoledì 29 gennaio torna a Santa Cecilia l’Hagen Quartett, gruppo cameristico dalla carriera decennale e ampliamente apprezzato in tutto il mondo. Per l’occasione, nella seconda parte della serata il quartetto sarà affiancato da un altro grande nome della musica da camera internazionale, il violoncellista Enrico Bronzi, fondatore del prestigioso Trio di Parma, con il quale ha suonato nelle più importanti sale da concerto d’Europa, Stati Uniti e Australia. L’appuntamento, alle ore 20.30, sarà in Sala Petrassi (Auditorium Parco della Musica) e vedrà eseguite musiche di Schumann e Schubert.
Da oltre quattro decenni il Quartetto, fondato dai fratelli Hagen nel 1981, si esibisce in tutto il mondo con gran successo, dedicandosi parallelamente anche a un’intensa attività di registrazione discografica. Considerati l’archetipo della qualità del suono, a distinguerli è il particolare approccio alla musica da camera, caratterizzato da una meticolosa attenzione alla performance d’insieme e a un impegno genuino verso le opere e i compositori eseguiti.
La prima parte di programma li vedrà impegnati nel Quartetto op. 41 n. 3 di Schumann: un perfetto equilibrio tra espressione intima e virtuosismo tecnico. Il compositore stesso, che in quegli anni cercava di raggiungere una ‘musica da camera perfetta’, rimase talmente soddisfatto dal Quartetto op. 41 che scrisse alla moglie di aver creato qualcosa di molto speciale.
La serata non poteva proseguire diversamente se non con Schubert, altro grande pilastro della musica da camera. Enrico Bronzi si esibirà in veste di solista nel Quintetto per archi D 956, un caleidoscopio di creatività compositiva e colori armonici che darà alla violoncellista la possibilità di condividere con il pubblico tutto il suo eccezionale talento.
Il Direttore Emerito dell’Accademia di Santa Cecilia Antonio Pappano torna a Roma, nella Sala Santa Cecilia (Auditorium Parco della Musica), giovedì 30 gennaio ore 19.30 (con repliche venerdì 31 gennaio alle ore 20.30 e sabato 1° febbraio alle ore 18) per dirigere un programma tutto novecentesco. Il concerto si aprirà con i Notturni impressionisti di Debussy, per proseguire con il Concerto per pianoforte Busoni, maestosa opera del secolo scorso di rara esecuzione. È stata, infatti, eseguita all’Accademia di Santa Cecilia in sole altre quattro occasioni, fra cui la tournée diretta da Pappano a Berlino e Amburgo, con il pianista Igor Levit, nella stagione 2021-2022. Il Concerto, descritto dallo stesso Busoni come un’opera in cui “non v’è niente dovuto al caso”, vedrà il pianista Vadym Kholodenko, vincitore del prestigioso Fourteenth Van Cliburn International Piano Competition, in veste di solista accanto all’Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Direttore musicale dell’Accademia di Santa Cecilia dal 2005 al 2023, Antonio Pappano si è distinto per la brillante carriera, che l’ha portato nelle più prestigiose sale da concerto internazionali, dalla Philharmonie di Berlino alla Carnegie Hall di New York e alle sale di Beijing, Mosca, Buenos Aires, Tokyo. Insieme all’Orchestra di Santa Cecilia, che sotto la sua guida è stata nominata per ben tre volte fra le prime dieci al mondo, Sir Tony dirigerà i celebri tre Notturni di Claude Debussy, con il Coro femminile di Santa Cecilia. Il titolo di questo lavoro non fa riferimento alla forma tradizionale del notturno ma, scrive Debussy, allude a “tutto ciò che la parola contiene”, ossia alle impressioni e alle luci crepuscolari inserite in una dimensione senza tempo, sospesa tra sogno e realtà. Prosegue la serata con un altro compositore particolarmente prolifico nel Novecento, Ferruccio Busoni, di cui sarà eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra, questa volta con coro maschile. Nonostante il Concerto sia il suo lavoro orchestrale più noto, è eseguito di rado a causa dell’arditezza della parte pianistica, affidata in questo caso alle abili mani di Vadym Kholodenko. Il pianista ucraino si è già distinto per le eccellenti doti musicali, ottenendo vittorie a numerosi concorsi, fra cui il Maria Callas International Piano Competition, Sendai International Music Competition, International Schubert Competition.
Spirito Classico – venerdì 31 gennaio
Spazio Risonanze, ore 19
Introduzioni all’ascolto con aperitivo
Spirito Classico è una serie di otto appuntamenti con giornalisti e musicologi per approfondire i brani del programma eseguito dall’Orchestra e dal Coro dell’Accademia. Un appuntamento imperdibile per avvicinarsi alla musica con un gusto nuovo e per scoprire la storia e il contesto in cui i grandi capolavori hanno visto la luce. Le conferenze si svolgono in Spazio Risonanze e sono precedute da un aperitivo.
Venerdì 31 gennaio alle ore 19 (Auditorium Parco della Musica, Spazio Risonanze) sarà Stefano Catucci a introdurre al concerto diretto da Antonio Pappano. Info www.santacecilia.it
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Biglietti Intero € 15; ridotto (under 35) € 13
Spirito Classico: Introduzione all’ascolto con aperitivo