All’interno della stagione Fertili Terreni Teatro va in scena La morte ovvero Il pranzo della domenica, uno spettacolo con Serena Balivo, ideato, scritto e diretto da Mariano Dammacco. Il testo affronta con delicatezza e ironia il tema della morte, uno dei più grandi tabù della nostra società. Serena Balivo, già vincitrice del Premio Ubu come migliore attrice under 35 e del Premio Ivo Chiesa, interpreta una donna di mezza età che ogni domenica pranza con i genitori ultranovantenni. Il testo di Dammacco, noto per la sua capacità di unire poesia e narrazione, trasforma questa situazione quotidiana in un momento universale, dove i genitori, pur ancora in salute, riflettono costantemente sulla morte imminente, tra paura, ironia e consapevolezza. La Balivo porta in scena un personaggio che riflette, racconta, sente, interpreta e ci riporta fra umorismo e densità questo momento rituale come anticamera della dipartita, come strategia tenera ed umana per affrontare e gestire l’onda lunga di un dolore che già si manifesta ancora prima dell’evento di per sé. Il pranzo è scandito nei suoi momenti topici, dall’arrivo alla casa dei genitori, all’accoglienza, al menù, alla musica, alla danza e alle battute, ai ricordi, alle storie utopiche che raccontano per beffarla la morte dei genitori, che dalla terra giungono ai cieli e al cospetto di San Pietro. L’attrice affronta il personaggio strutturando una partitura fisica e vocale precisa e ben delineata, una modalità corporea e una prosodia del testo ipnotica e suadente, disegnando i tratti di una donna che riflette, rilegge e incontra la morte di una parte di sé, attraverso i suoi genitori. Uno spettacolo delicato ed ironico, surreale e profondamente umano, che affronta con la grazia di una danza leggera l’incontro con la fine di una famiglia che si stringe in un rito per accogliere la morte e renderla parte dell’infinito viaggio d’amore del tempo.
Visto mercoledì 15 gennaio 2025
Off Topic – Torino
La morte ovvero il pranzo della domenica
Uno spettacolo con Serena Balivo
Ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco
Musiche originali Marcello Gori
Consulenza spazio e luci Vincent Longuemare
Oggetti di scena Andrea Bulgarelli / Falegnameria Scheggia
Foto di scena Angelo Maggio
Ufficio stampa Maddalena Peluso
Produzione Compagnia Diaghilev
Con il sostegno di Spazio Franco (Palermo) e di Casa della Cultura Italo Calvino (Calderara di Reno)