Il “capolavoro noir” di Donizetti torna al Costanzi dopo 45 anni di assenza in una nuova produzione firmata da Valentina Carrasco, sul podio Roberto Abbado, dal 16 al 23 febbraio a Roma
La mostruosa maschera di Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti va in scena al Teatro dell’Opera di Roma dal 16 al 23 febbraio con la direzione musicale di Roberto Abbado e la regia di Valentina Carrasco, Lidia Fridman e Angela Meade si alternano nel ruolo del titolo.
Un nuovo allestimento della fondazione capitolina per il “capolavoro noir” di Donizetti su libretto di Felice Romani tratto dall’omonima tragedia di Hugo, che torna al Costanzi dopo ben 45 anni di assenza: il dramma è incentrato sullo storico personaggio di Lucrezia Borgia, duchessa di Ferrara nonché figlia illegittima del cardinale Borgia, ma che per tradizione assume la maschera di femme fatale spietata e avvelenatrice. Ne nasce un melodramma a tinte forti, che alterna toni grotteschi momento di forte patetismo in cui la protagonista si riscatta nell’amore materno per il figlio Gennaro.

La regia del nuovo allestimento, con le scene di Carles Berga, i costumi di Silvia Aymonino, le luci Marco Filibeck, è affidato alla regista argentina Valentina Carrasco, nota per le sue collaborazioni con La Fura dels Baus e che ha già inaugurato la Stagione 2019/20 con Les vêpres siciliennes, firmando anche la Proserpina di Rihm al Teatro Nazionale e Carmen alle Terme di Caracalla.
“Un elemento che viene spesso menzionato nel testo di Hugo è l’idea della maschera che utilizza Lucrezia. Abbiamo fatto della maschera la corazza di cui fa uso l’eroina per nascondere la sua mostruosità ma anche la sua debolezza – spiega la regista – Lucrezia Borgia è una donna da temere, implacabile. Un aspetto che mi piace molto di Lucrezia è che è padrona della sua volontà fino all’ultimo momento: raramente abbiamo un personaggio femminile che non è vittima, ma carnefice. La vogliamo così, pericolosa, spietata, orrenda e inarrestabile, come quella scelta da Donizetti e Hugo, non quella reale, saggia e misurata. Ma tutti hanno un doppio volto anche per proteggersi come accade anche nel ballo in maschera dove tutti portano la maschera: nel dramma viene portata all’estremo questa libertà nell’alternanza fra tragedia e commedia”.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, l’esperto belcantista Roberto Abbado, direttore principale della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, che nel corso della carriera ha diretto produzioni e prime rappresentazioni assolute in alcuni fra i più prestigiosi teatri del mondo.
“È con molto entusiasmo – dichiara il direttore che torna al Costanzi dopo la prima del melologo Bandiere Nere di Fabio Vacchi e la Madama Butterfly firmata da Àlex Ollé nel 2023 – che mi accingo a dirigere questo bellissimo Notturno brillante donizettiano il quale, accanto ai quattro ruoli protagonistici, grazie ad una drammaturgia tesa ed avvincente, presenta sette altri importanti ruoli, una vera e propria corrente che attraversa trasversalmente tutta l’opera”.
Nel ruolo di Lucrezia Borgia Lidia Fridman, giovane soprano belcantista drammatico al debutto al Costanzi, che vanta nel repertorio tutti i maggiori ruoli del belcanto, con numerosi recenti successi internazionali, è stata diretta anche da Riccardo Muti. Nel ruolo di Alfonso d’Este, Alex Esposito, Premio Abbiati 2007 come Miglior cantante, già Don Basilio ne Il barbiere di Siviglia a Caracalla nel 2022 e nell’opera-film firmato da Mario Martone al Costanzi. Nel ruolo di Gennaro, Enea Scala, tenore ragusano fra gli interpreti di riferimento del repertorio belcantista, che debutta al Costanzi. Nella parte di Maffio Orsini canta il mezzosoprano Daniela Mack, anche lei per la prima volta sul palco dell’Opera di Roma. In scena anche Raffaele Feo (Jeppo Liverotto), Arturo Espinosa (Don Apostolo Gazella), Alessio Verna (Ascanio Petrucci), Eduardo Niave (Oloferno Vitellozzo), diplomato “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma, Roberto Accurso (Gubetta), Enrico Casari (Rustighello), Rocco Cavalluzzi (Astolfo).
Nelle repliche del 19, 21 e 23 febbraio spazio al secondo cast con Lucrezia Borgia che viene interpretata dal soprano americano Angela Meade; Alfonso I d’Este da Carlo Lepore, apprezzatissimo Gianni Schicchi diretto da Mariotti, Gennaro da Michele Angelini; Maffio Orsini da Teresa Iervolino.
La prima rappresentazione di Lucrezia Borgia è prevista domenica 16 febbraio ore 19.00, in diretta su Radio3 Rai, preceduta dall’Anteprima giovani in programma sabato 15 febbraio ore 19.00. Sei le repliche, martedì 18 (ore 20.00), mercoledì 19 (ore 20.00), giovedì 20 (ore 20.00), venerdì 21 (ore 20.00), sabato 22 (ore 18.00) e domenica 23 febbraio (ore 16.30). Info: www.operaroma.it
Fabiana Raponi