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Arte/Cultura

1922-2022. Made of star stuff

Redazione
Ultima modifica: 22 Settembre 2022 08:01
Redazione
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1922-2022. Made of star stuff
Inaugurazione del nuovo progetto di arte urbana firmato AEC Interesni Kazki

Street Levels Gallery annuncia l’inaugurazione dell’opera murale realizzata dall’artista ucraino AEC Interesni Kazki in via delle Cento Stelle per celebrare l’anniversario dei cento anni dalla nascita della celebre astrofisica Margherita Hack

Firenze, 21 settembre 2022 – Street Levels Gallery è lieta di inaugurare
l’intervento di arte urbana che celebra il centenario dalla nascita di
Margherita Hack, astrofisica di fama mondiale alla quale Firenze ha dato i
natali. Il work in progress, iniziato venerdì 2 settembre, si è concluso a domenica 18
e ha visto l’artista ucraino AEC Interesni Kazki cimentarsi con il tema della cosmologia
e del progresso scientifico all’interno del contesto urbano fiorentino. Le pareti oggetto
di destinazione dell’intervento sono parte dell’edificio che ospita la Scuola Secondaria
di primo grado Dino Compagni in via Giuseppe Sirtori 58 (Campo di Marte), Quartiere
2 e si estendono su una superficie di oltre 160mq.
“1922-2022. Made of star stuff” è il titolo del progetto che la galleria fiorentina ha
commissionato a AEC Interesni Kazki, artista ucraino noto a livello
internazionale per la sua pittura surrealista, ispirata alla scienza, alla
cosmologia, ai tempi passati. L’artista intende combinare l’immagine mitologica
greco-egiziana di Zeus Ammone, dio del cielo, con quella di Margherita Hack,
l’astronoma italiana che il caso ha voluto nascesse proprio in via delle Cento Stelle, a
Firenze. Dai miti antichi fino alla scienza moderna, AEC è uno dei pochi muralisti
internazionali in grado di raccogliere l’eredità di temi complessi che intrecciano la
natura, l’essere umano e il sovrannaturale. Il risultato della sua ricerca artistica è un
alfabeto evocativo estremamente riconoscibile, capace di unire il figurativo e
l’allegorico senza scadere nella banale riproduzione didascalica. La sua narrativa mette
le radici nel passato, dalla storia del cosmo fino a quella della civiltà umana, per
rinnovarsi continuamente grazie alla sua visione immaginifica e alla singolare
stilizzazione surrealista.
L’artista ucraino considera il proprio lavoro come “un’opportunità per comprendere le
ragioni mistiche dell’Universo” e proprio questa ambizione lo accomuna alla Hack: lui
con il pennello, lei con gli strumenti ottici, entrambi instancabili ricercatori dell’ignoto.
Il titolo scelto da AEC per il progetto “Made of star stuff” riprende una citazione di un
celebre astrofisico di origine statunitense, Carl Edward Sagan, che in poche parole
riesce racchiude il significato veicolato dall’opera stessa: “Noi siamo il modo attraverso
cui l’universo conosce se stesso. Una parte della nostra esistenza sa che è da lì che
veniamo. Desideriamo tornarci, e possiamo farlo, perché il cosmo è anche dentro di noi. Siamo fatti di stelle”.

AEC Interesni Kazki
Aleksei Bordusov aka AEC è un artista ucraino che vive e lavora a Kiev. Dopo la laurea
in architettura all’Accademia d’Arte, si rende conto di non voler intraprendere la
carriera di architetto e alla fine degli anni ’90 inizia a dipingere per le strade di Kiev
come membro di una crew di graffitari. Nel 2005, AEC e il collega Waone formano il

duo Interesni Kazki – traducibile con ‘fiabe interessanti’ – che è diventato famoso per
le inconfondibili opere di muralismo contemporaneo. Fondendo fantascienza, fantasy e
cultura tradizionale ucraina, hanno creato il loro universo onirico abitato da soggetti
misteriosi. Dopo oltre un decennio di proficua collaborazione e numerose opere di
strada realizzate da Interesni Kazki, il duo si è sciolto nel maggio 2016 ed entrambi gli
artisti hanno proseguito le loro carriere da solisti. Le opere di AEC, dal caratteristico
stile narrativo, si trovano sui muri di tutta Europa e anche oltre, in Australia, Stati
Uniti, Porto Rico, India, Brasile e molti altri paesi. AEC ha tenuto mostre personali in
gallerie in Italia, Stati Uniti e Francia. Le sue opere hanno partecipato a numerose
mostre collettive in diverse gallerie del mondo. Alcune opere di AEC sono
rappresentate nei musei.

Margherita Hack
“Sono nata il 12 giugno 1922 in una città bellissima, Firenze. Non ci crederete ma il
caso ha voluto che la strada dove sono nata si chiamasse proprio via delle Cento
Stelle”, così Margherita Hack, la grande scienziata e astrofisica, amava ricordare le sue
origini.
Margherita Hack (Firenze, 12 giugno 1922 – Trieste, 29 giugno 2013) è stata
un’astrofisica, accademica, divulgatrice scientifica e attivista italiana. Dopo aver
compiuto gli studi presso il Liceo classico statale Galileo di Firenze, si laureò in fisica
nel 1945 con una tesi di astrofisica sulle Cefeidi realizzata presso l’osservatorio di
Arcetri di Firenze. Direttrice dell’Osservatorio astronomico di Trieste (1964-87), con la
sua gestione ha contribuito sostanzialmente allo sviluppo di questa istituzione sul
piano nazionale e internazionale. Si è interessata particolarmente di fisica,
spettroscopia ed evoluzione stellare e ha associato alla copiosa produzione di saggi
scientifici una costante attività di divulgazione. Professoressa di astronomia dal 1964
al 1997 all’Università di Trieste, si è sempre impegnata nel campo della divulgazione
scientifica, ricevendo numerosi riconoscimenti, tra i quali si ricordano il Premio Linceo
dell’Accademia dei Lincei (1980) e il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio
dei Ministri (1987).

Street Levels Gallery
Street Levels Gallery è una galleria internazionale di arte urbana, primo luogo del suo
genere a Firenze. Nata dall’incontro tra artisti e produttori culturali, la galleria si
propone come un ambiente articolato capace di indagare sui vari livelli di interazione
dell’arte – tra strada, pubblico e spazio espositivo – interagendo con il tessuto urbano
in un scambio reciproco e dinamico, in costante mutamento. Con questo obiettivo in
mente, lo staff di Street Levels Gallery ha generato una realtà interamente dedicata
alla sperimentazione artistica, all’esposizione di opere, alla produzione di connessioni,
trame umane e progettualità condivise. La provocazione culturale si costituisce come
pratica collaterale, con il chiaro intento di raccontare i percorsi e le espressioni
artistiche nate in strada, supportandone l’esistenza, e, contemporaneamente,
cercando di abbattere quei limiti narrativi e stereotipici esistenti tra lo spazio pubblico
e quello privato, tra la strada e il luogo espositivo. Street Levels Gallery ricopre quel
‘ruolo cuscinetto’ fondamentale, che si prende in carico di mediare e conciliare le
differenti visioni artistiche con le esigenze dei privati, le amministrazioni pubbliche e la
comunità servita; ad oggi la galleria vanta una lunga serie di fruttuose collaborazioni
con comuni, festival, rassegne d’arte, musei, aziende, associazioni, collettivi,

università, enti pubblici e privati, nate con il fine ultimo di diffondere e promuovere il
movimento dell’Arte Urbana in Italia e nel mondo.

Informazioni
Street Levels Gallery
Via Palazzuolo 74ar, Firenze
info@streetlevelsgallery.com

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