In Sala Sinopoli, Mercoledì 26 febbraio 2025 ore 20.30
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Yefim Bronfman, impossibilitato a mantenere il suo impegno per il concerto da camera, è sostituito da Kholodenko.
Dopo il successo riscosso a fine gennaio accanto al Maestro Pappano, torna a Santa Cecilia Vadym Kholodenko con un recital pianistico che lo vedrà esibirsi mercoledì 26 febbraio alle ore 20.30 in Sala Sinopoli (Auditorium Parco della Musica). Kholodenko sarà impegnato in un programma estremamente variegato e denso di contrasti, che passerà dal barocco del compositore inglese William Byrd, all’avanguardia musicale di Kaija Saariaho. La seconda parte del programma sarà, invece, più ‘classica’, incentrata sulla grande musica da camera di Beethoven e Chopin.
La vittoria al Fourteenth Van Cliburn International Piano Competition nel 2013 ha aperto a Kholodenko le porte di una carriera internazionale, che il pianista ha saputo condurre con notevole equilibrio: a seguito del concerto tenuto a Santa Cecilia lo scorso gennaio, il Maestro Pappano, che con lui condivideva il palco, ne lodò una “straordinaria tecnica e l’impressionante forza articolatoria” che non passa inosservata.
Durante la serata, Kholodenko inizierà con due composizioni del compositore inglese William Byrd, First Pavan and Galliard e John Come Kiss me now, brani che evocano l’eleganza del Rinascimento e l’articolazione complessa tipica della musica barocca. Dopo questo tuffo nel passato, la musica di Kaija Saariaho segnerà un netto salto nella contemporaneità. Il brano Ballade, scritto dalla compositrice finlandese nel 2005, esplora sonorità avanguardistiche e paesaggi emotivi densi di intensità. Saariaho, una delle voci più innovative della musica moderna, così descrisse la sua opera: «In questo breve brano ho voluto scrivere una musica con una melodia che nasce dalla tessitura per poi scendere nuovamente in essa; un’opera che si sposta continuamente da una tessitura complessa e dotata di più livelli, a linee singole e concentrate, per poi tornare indietro». La sua capacità di manipolare il suono e il tempo con estrema precisione crea un’esperienza musicale unica, in cui l’ascoltatore si perde tra le infinite sfumature di un paesaggio sonoro in continua trasformazione.
La seconda parte del concerto si concentrerà su un repertorio più classico, ma altrettanto affascinante. Kholodenko eseguirà la Sonata n. 16 in sol maggiore, op. 31 n. 1 di Beethoven, un’opera che risplende per la sua chiarezza formale e la sua innovativa articolazione tematica. A seguire, il pianista proporrà tre Mazurke di Chopin, evocando la bellezza della musica popolare polacca. Il concerto si concluderà con la Sonata n. 3 in si minore, op. 58 di Chopin, apice della sua composizione pianistica romantica.
Vadym Kholodenko
Nato a Kiev, Ucraina, Vadym Kholodenko ha studiato presso il Conservatorio Statale Tchaikovsky di Mosca, sotto la guida dei rinomati pedagoghi Natalia Gridneva, Borys Fedorov e Vera Gornostaeva. Ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale di Pianoforte Sendai e al Concorso Internazionale di Pianoforte Schubert, prima di conquistare la Medaglia d’Oro al Fourteenth Van Cliburn International Piano Competition. Il talento e la tecnica di Vadym Kholodenko lo hanno portato a collaborare con le migliori orchestre e sale da concerto del mondo, esibendosi, fra le altre, con l’Atlanta Symphony, la Philadelphia Orchestra, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la London Philharmonic, la Sydney Symphony Orchestra e la Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra.
Ha ricoperto il ruolo di Artista in Residenza con la Fort Worth Symphony Orchestra (Texas, USA) e la SWR Sinfonieorchester (Stoccarda, Germania). Kholodenko ha intrapreso solide collaborazioni musicali con molti dei principali direttori d’orchestra del mondo e ha avuto il piacere di lavorare con direttori come Karina Canellakis, Myung-Whun Chung, Cristian Măcelaru, Gemma New, Sir Antonio Pappano, Dima Slobodeniouk, Thomas Søndergård, Krzyzstof Urbański e Kazuki Yamada, tra gli altri.
La stagione 2024/2025 vede Kholodenko debuttare, tra gli altri, con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (diretta da Sir Antonio Pappano), la Filarmonica della Scala (diretta da Susanna Mälkki), la Netherlands Radio Philharmonic Orchestra (diretta da Karina Canellakis) e l’Orchestra Sinfonica di Vienna (diretta da Marie Jacquot). Si esibisce sulle principali scene internazionali – da Londra, Parigi e Vienna a Boston, Chicago e New York – dove viene elogiato per la sua “tecnica incrollabile, capace di momenti di cristallina delicatezza” (The Guardian). Come musicista da camera è stato apprezzato per le sue collaborazioni con artisti come Clara Jumi-Kang, Anastasia Kobekina, Vadim Repin, e i quartetti d’archi Belcea e Jerusalem. Ha registrato numerosi album con la violinista Alena Baeva.
La sua discografia include opere per pianoforte solista di una vasta gamma di compositori (J.S. Bach, Balakirev, Beethoven, Chaplygin, Kurbatov, Liszt, Medtner, Prokofiev, Rachmaninov, Rzewski, Schubert, Scriabin, Siloti, Stravinsky, e Tchaikovsky, tra gli altri).
Mercoledì 26 febbraio 2025 ore 20.30
Sala Sinopoli
pianoforte Vadim Kholodenko
Byrd First Pavan and Galliard
Byrd John Come Kiss me now
Saariaho Ballade
Beethoven Sonata n. 16, op. 31 n. 1
Chopin Mazurke op. 56
Chopin Mazurke op. 41
Chopin Sonata n. 3 op. 58
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