Al Teatro Astra, all’interno della Stagione Fantasmi della Fondazione TPE, va in scena Orlando con la regia di Andrea De Rosa, l’interpretazione di Anna Della Rosa e il supporto drammaturgico di Fabrizio Sinisi.
Tratto dal romanzo omonimo di Virginia Woolf e dal carteggio con la sua amata Vita Sackville-West, lo spettacolo di Andrea De Rosa indaga il concetto di identità, come fulcro della società occidentale, e del suo declino lento e inesorabile ad opera dell’arte, della letteratura, del teatro a partire dal XX secolo. Il tema portante della Stagione del TPE sono i fantasmi, gli spauracchi del nostro vivere attuale, le parti oscure che non vogliamo vedere, che tentiamo di nascondere, sopprimere, ma che inevitabilmente tornano a tormentarci e a incuterci timore. Uno di questi fantasmi, afferma De Rosa, è l’identità, la gabbia etica e morale in cui il maschile e il femminile sono stati rinchiusi nel corso dei secoli, ma che vengono fortunatamente scardinati dalla vita, dalla rappresentazione artistica e dal coraggio di artiste come Virginia Woolf, che con Orlando rivendica la forza del piacere come motore della vita, indipendentemente dal genere. Il 9 ottobre del 1927, Virginia Woolf scrive una lettera all’amata Vita Sackville-West: “Supponi che Orlando si riveli essere Vita e che sia tutto su di te e la lussuria della tua carne e la seduzione della tua mente… ti secca? Di’ sì o no”. Vita non si sottrae, accettando di diventare oggetto, musa, modello e interlocutrice di uno dei romanzi più originali della letteratura moderna. La scrittura di Orlando nasce così: come un omaggio d’amore, un atto di gioia offerto a una donna e al mondo. Intersecandosi continuamente con la vita della scrittrice, in un enigmatico intreccio tra opera e biografia, la vicenda di Orlando – nato uomo nel XVI secolo, vissuto per più di quattrocento anni, e mistericamente transitato nel Femminile – si trasforma in questo spettacolo in un inno all’estasi ma anche all’ossessione della letteratura: una lunga, straordinaria lettera d’amore in forma di romanzo. Fabrizio Sinisi ricama fra testo originale e parola carne teatrale restituendo agli spettatori un intreccio drammaturgico ricco e profondo di cui la magistrale interpretazione della Della Rosa si nutre, popolando uno spazio verde abitato da un albero e da mille fogli bianchi che pian piano con leggerezza planano a coprire il corpo scritto e la parola detta vibrante nel tempo sospeso del dire. De Rosa firma una regia sublime fra vitalità e riflessione, leggera e invisibile, ma profonda e toccante, avvalendosi di un’attrice straordinaria, in grado di riportare il ventre della Woolf, di un drammaturgo flessibile e poetico e di un musicista affermato che accompagna con equilibrio un’opera meravigliosa.
Visto venerdì 20 dicembre 2024
Teatro Astra – Torino
Orlando
dal romanzo di
Virginia Woolf
e dal carteggio tra Virginia Woolf e Vita Sackville-West
Scrivi sempre a mezzanotte (Donzelli)
drammaturgia
Fabrizio Sinisi
traduzione
Nadia Fusini
regia
Andrea De Rosa
con
Anna Della Rosa
scene
Giuseppe Stellato
luci
Pasquale Mari
suono
G.U.P. Alcaro
costumi
Ilaria Ariemme
aiuto regista
Paolo Costantini
datore luci
Roberto Gelmetti
fonico
Claudio Tortorici
sarta
Milena Nicoletti
musica di scena sinfonia n. 6 (patetica)
Čajkovskij
produzione
TPE – Teatro Piemonte Europa